Le storie sono la forma attraverso la quale usiamo la lingua per creare e ricreare noi stessi – le nostre idee su chi siamo, da dove veniamo, che cosa possiamo diventare. La lingua è il dio che ci crea. Non sono le esperienze che viviamo a cambiarci e a formarci, come comunemente si crede, ma le storie che noi raccontiamo di quelle esperienze. Finché non abbiamo ridato forma alle nostre vite in un racconto strutturato in narrazione, non possiamo trovare e contemplare il significato delle esperienze che abbiamo vissuto. Sono le storie a cambiarci, non gli eventi che viviamo.
Aidan Chambers
La scuola delle storie sono delle giornate di studi e approfondimenti operativi sulla letteratura giovanile e l’educazione alla lettura in compagnia di Aidan Chambers. Il progetto è di Equilibri, la storica cooperativa di promozione della lettura di Modena (http://www.equilibri-libri.it/), in cui sono attivi fin dagli anni Ottanta, tra gli altri, Eros Miari e Vera Sighinolfi.
Le giornate, in programma a settembre in varie città italiane, intendono condividere una riflessione, un approfondimento critico e metodologico dell’opera e dell’insegnamento di Aidan Chambers, scrittore e saggista inglese, tra i più autorevoli protagonisti internazionali della riflessione sull’educazione alla lettura dei bambini e dei ragazzi e autore de Il lettore infinito (2015).
Questi gli appuntamenti previsti:
martedì 6 settembre – Piacenza – Biblioteca Ragazzi “Giana Anguissola” giovedì 8 settembre – Albinea (RE) – Biblioteca “Pablo Neruda” venerdì 9 settembre – Milano – Libreria dei Ragazzi lunedì 12 settembre – Roma – Biblioteca Guglielmo Marconi martedì 13 settembre – Firenze – Biblioteca delle Oblate
Le giornate di formazione sono aperte alla partecipazione di insegnanti delle scuole di ogni grado, bibliotecari, genitori ed educatori.
Il progetto è realizzato sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura, è patrocinato dal Forum del libro e da IBBT Italia, con la partecipazione della rivista Liber.
Equilibri – società cooperativa – Via San Giovanni Bosco 32 – 41121 Modena – tel/fax +39 059365327 info@equilibri-libri.it
Dal volume di Aidan Chambers Il lettore infinito, uscito per EquiLibri, proponiamo uno stralcio breve, ma ricco di spunti, su quanto sia importante il tempo dedicato all’esplorazione per far accostare bambini e ragazzi (ma il discorso vale anche per gli adulti) ai libri. Ringraziamo l’autore e la casa editrice per averci permesso di pubblicare questa pagina.
Aidan Chambers
I lettori abituali conoscono il piacere dell’esplorazione.
Sanno che possono trovare quello che stanno cercando, e anche quello che non conoscono, tra il disordine di una bancarella di libri usati, o mentre stanno scorrendo, più o meno casualmente, gli scaffali della biblioteca di pubblica lettura.
Non si diventa forti lettori solamente sulla base di una proposta di testi fatta da altri, per quanto ben scelti possano essere. Nessuno, infatti, può considerarsi infallibile nel formulare consigli di lettura per altri lettori. Tutti quanti amiamo scegliere liberamente, e solo quando ci sentiamo liberi il nostro atteggiamento mentale tende ad essere ottimistico e positivo. Cioè, diventiamo più facilmente lettori appassionati se seguiamo il nostro istinto e i nostri interessi personali.
Come qualsiasi adulto, i bambini e i ragazzi hanno bisogno di occasioni per trovare autonomamente quei libri capaci di soddisfare i loro bisogni e adatti al loro livello di sviluppo e alla loro personalità. Da questo punto di vista, l’esplorazione offre molte possibilità.
Il tempo per esplorare in piena libertà è quindi un elemento importante in qualsiasi contesto di lettura, e produce alcuni vantaggi significativi. La familiarità, innanzi tutto. Le persone cresciute in case prive di libri (come nella mia esperienza), percepiscono spesso le librerie e le grandi biblioteche di pubblica lettura come luoghi angoscianti. Tutti quegli scaffali colmi di tanti libri! Da dove si comincia? Il fatto di poter contare, a scuola, sulla disponibilità di tempo per curiosare liberamente tra i libri, sull’aiuto di adulti esperti, su compagni di classe con cui parlare dei libri letti e amati, può rappresentare per i bambini e i ragazzi un modo semplice ed efficace per imparare a scegliere liberamente le proprie storie.
È inoltre importate riuscire a lavorare individualmente con ogni bambino e ragazzo. Mentre un gruppo è impegnato a curiosare tra i libri, l’insegnante potrà parlare ad ogni alunno singolarmente, incoraggiando e consigliando, e ascoltando in modo informale ciò che ognuno di loro ha da dire. Nello stesso tempo, mentre scelgono e consultano i libri, i bambini e i ragazzi possono parlare tra di loro, confrontarsi sulle loro letture, scambiare opinioni, convincere i loro amici a leggere quegli stessi libri che loro hanno amato.
Allora l’insegnante potrà anche non intervenire direttamente, ma il fatto di essere riuscito a creare il giusto setting (cioè il giusto contesto di lettura), e di aver permesso di parlare tranquillamente dei libri letti, consentirà ai giovani lettori di aiutarsi reciprocamente. L’influenza del gruppo dei pari inizierà così a dare i suoi frutti.
Quando esplorare e per quanto tempo? In ogni classe i bambini e i ragazzi dovrebbero poter contare su un tempo adeguato per l’esplorazione. Anche pochi minuti al giorno potrebbero essere sufficienti. Un arco di tempo maggiore dovrà invece essere previsto in occasione di visite a mostre di libri, alla biblioteca scolastica o a quella di pubblica lettura. Ognuna di queste iniziative richiede tempi diversi. Più l’occasione è speciale, maggiore sarà il tempo necessario, e più i bambini e i ragazzi dovranno essere preparati.
A seconda della situazione, i lettori possono esplorano in gruppo oppure individualmente. In orario scolastico potranno farlo facilmente tra una lezione e l’altra, a condizione che i libri siano disponibili e accessibili.
Possiamo prevedere un tempo formale e un tempo informale per l’esplorazione. Durante il tempo formale, i bambini e i ragazzi esplorano insieme, con la supervisione di un adulto. L’obiettivo, in questo caso, potrà essere quello di visitare una determinata mostra di libri perché collegata a una attività didattica in corso, o semplicemente per condividere in modo piacevole la scelta di un testo da leggere insieme in classe. Il tempo informale, sia in orario scolastico sia extrascolastico, prevede invece che i bambini e i ragazzi vadano in esplorazione individualmente, o in compagnia di amici, semplicemente per gustare i propri libri o per trovare qualcosa di interessante da leggere.
Tuttavia, l’idea che sia sufficiente circondare i bambini e i ragazzi di libri e di tutto ciò che ha a che fare con i libri per trasformarli in lettori consapevoli è assai ingenua. Nonostante questo, l’esplorazione è una attività molto più importante di quanto il suo aspetto informale e apparentemente non strutturato possa farla apparire a un occhio inesperto. E ai fini della lettura è una attività essenziale.
Aidan Chambers, Il lettore infinito. Educare alla lettura tra ragioni ed emozioni, a cura e traduzione di Gabriela Zucchini, Equilibri, 2015, pp. 35-37