Un impegno concreto da chiedere alle forze politiche in vista delle prossime elezioni

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un investimento sul nostro sistema formativo che per dimensioni e finalità è senza precedenti: 20,89 miliardi di euro relativi alla Missione 4 (“Scuola e ricerca”), integrati da due miliardi tratti dal budget della Missione 1 (“Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA”) e destinati alla connessione a banda larga degli istituti scolastici. Il tutto con l’obiettivo di favorire un rinnovamento profondo della scuola italiana, sintetizzato dalla formulazione ‘Scuola 4.0’ utilizzata nella predisposizione delle azioni di spesa da parte del Ministero.

Le linee di spesa previste sono diverse: dalla creazione di nuove scuole alla trasformazione di 100.000 classi in ambienti innovativi di apprendimento, dalla creazione di spazi laboratoriali legati al digitale alla lotta alla dispersione scolastica. Su molte linee di intervento, i finanziamenti saranno ovviamente legati ai progetti presentati dalle scuole.

Come Forum del libro, ci sembra indispensabile sottolineare il ruolo che in questo lavoro progettuale possono e devono avere le biblioteche scolastiche innovative. Un ruolo sottolineato del resto dalle stesse indicazioni ministeriali: le linee guida “Futura. Progettare, costruire e abitare la scuola” ricordano come la biblioteca scolastica sia uno spazio “da mettere al centro della progettazione delle scuole per il suo valore altamente simbolico (…): un luogo dove ci si avvicina alla lettura con una disponibilità ampia di libri cartacei, di supporti multimediali, di spazi e arredi comodi, anche per i più piccoli. Si auspicano soluzioni progettuali che facilitino modalità innovative più aperte – a volte anche diffuse – in grado di modificarne anche il ruolo e l’apertura alle utenze esterne.”

Nelle prossime settimane, tutte le scuole italiane saranno impegnate nel definire i progetti legati agli ingenti finanziamenti PNRR. Sarebbe necessario che il Ministero favorisse il più possibile l’inclusione delle biblioteche scolastiche, concepite come ambienti di apprendimento innovativi e presìdi indispensabili nel lavoro di contrasto alla dispersione scolastica, all’interno della progettualità PNRR. Sarebbe opportuno che il mondo della scuola nel suo insieme, a partire dalle dirigenze scolastiche, si muovesse in questa direzione. E sarebbe opportuno un impegno unanime del mondo politico, garantendo una maggiore attenzione verso le biblioteche scolastiche e verso l’esigenza di disporre delle competenze e delle professionalità necessarie per farle operare al meglio, indipendentemente dagli schieramenti politici e dai risultati elettorali.

Per questo motivo il Forum del libro – che ha già promosso nel 2021 un appello sul ruolo delle biblioteche scolastiche sottoscritto da quasi 2.000 intellettuali ed esperti – chiede a tutte le forze politiche impegnate nella competizione elettorale, e a tutte le candidate e i candidati, un impegno specifico sui seguenti 4 punti:

  • Impegno a favorire un’attenzione specifica verso le biblioteche scolastiche innovative all’interno della progettualità PNRR delle scuole.
  • Finanziamento di un’azione specifica in continuità con l’azione #24 del PNSD, ultima e ormai lontana azione di sistema che prevedeva un finanziamento di un qualche rilievo indirizzato alle biblioteche scolastiche.
  • Individuazione delle forme migliori per facilitare e riconoscere non solo la formazione ma anche il lavoro dei docenti referenti di biblioteche scolastiche, avviando una riflessione sulle figure esistenti in altri paesi europei (dal bibliotecario scolastico al docente documentalista).
  • Creazione all’interno del Ministero dell’Istruzione di un ufficio stabile con il compito di seguire il tema delle biblioteche scolastiche (affiancando il tavolo di lavoro attualmente esistente, che ha rappresentato un primo passo avanti importante ma che, essendo legato esclusivamente all’attività di formazione dei referenti prevista dalla legge sul libro e la lettura, non ha il ruolo e la stabilità necessarie per un lavoro continuativo sul tema).

6 pensieri riguardo “PROGETTARE LA SCUOLA DEL FUTURO: BIBLIOTECHE SCOLASTICHE INNOVATIVE E PNRR

  1. Gentili amiche e amici del Forum del libro,

    mi dispiace ma non condivido il manifesto da voi messo a punto.
    Per prima cosa, il Forum dovrebbe assolutamente porsi come strumento di ausilio per le scuole nella compilazione dei progetti, suggerendo azioni per fare in modo che le biblioteche scolastiche non vengano dimenticate.
    Poi. I 5 punti del manifesto del 2021, che volentieri ho condiviso e firmato, prevedevano:

    1. costituzione presso il Ministero dell’Istruzione di un ufficio biblioteche scolastiche […];
    2. impegno effettivo dei 2 milioni di euro già previsti dall’art. 5, comma 4 della legge sul libro e la lettura per la formazione dei referenti delle biblioteche scolastiche […];
    3. attuazione dell’art. 5, comma 2 della stessa legge, che prevede l’individuazione attraverso appositi bandi, per ogni rete di ambito, della scuola polo per il servizio bibliotecario scolastico di ogni ordine e grado […];
    4. finanziamento di un bando dedicato alla costituzione, alla ricostituzione (dove necessario a seguito delle chiusure nel periodo dell’emergenza) e al funzionamento di biblioteche scolastiche innovative […];
    5. riconoscimento del ruolo organizzativo svolto dal referente di biblioteca, che dovrebbe far parte del team dell’innovazione presente in ogni scuola e potrebbe essere istituzionalizzato facendo riferimento al modello di altre figure già esistenti, come l’animatore digitale o il referente per l’educazione civica.

    Mi sembra che per quanto riguarda i punti 1, 2, 3 qualche minima cosa sia stata fatta. Benissimo.
    Adesso il manifesto attuale propone 4 punti:

    1. Impegno a favorire un’attenzione specifica verso le biblioteche scolastiche innovative all’interno della progettualità PNRR delle scuole.
    2. Finanziamento di un’azione specifica in continuità con l’azione #24 del PNSD, ultima e ormai lontana azione di sistema che prevedeva un finanziamento di un qualche rilievo indirizzato alle biblioteche scolastiche.
    3. Individuazione delle forme migliori per facilitare e riconoscere non solo la formazione ma anche il lavoro dei docenti referenti di biblioteche scolastiche, avviando una riflessione sulle figure esistenti in altri paesi europei (dal bibliotecario scolastico al docente documentalista).
    4. Creazione all’interno del Ministero dell’Istruzione di un ufficio stabile con il compito di seguire il tema delle biblioteche scolastiche (affiancando il tavolo di lavoro attualmente esistente, che ha rappresentato un primo passo avanti importante ma che, essendo legato esclusivamente all’attività di formazione dei referenti prevista dalla legge sul libro e la lettura, non ha il ruolo e la stabilità necessarie per un lavoro continuativo sul tema).

    Concordo con il punto 2 (si parla di biblioteche scolastiche ma, per fortuna, non specificate che debbano essere solo quelle innovative a ricevere finanziamenti, che devono diventare STRUTTURALI) e con il punto 4.

    Ma sono totalmente contraria al punto 1: si continua a mettere l’accento sulle biblioteche scolastiche innovative sapendo perfettamente quale situazione varia e discontinua esista dietro a questa formula. Non si può prescindere dall’idea che OGNI scuola debba essere dotata di biblioteca scolastica così come è dotata di aule, di un ufficio di presidenza, di una palestra (almeno lo spero), di bagni, … La biblioteca scolastica non può essere il premio per la scuola che, per mille ed un motivo, è arrivata nei primi posti di un bando; ed il peccato originale per la scuola che, per mille ed un motivo, non ha vinto quel bando.

    Dissento poi completamente sul punto 3. Se nel 2021 scrivevate “riconoscimento del ruolo organizzativo svolto dal referente di biblioteca”, senza entrare particolarmente nel merito, oggi scrivete nero su bianco “docenti referenti di biblioteche scolastiche”, per fortuna ammorbidito da “avviando una riflessione sulle figure esistenti in altri paesi europei (dal bibliotecario scolastico al docente documentalista)”. Ho tutti i giorni a che fare con docenti referenti di biblioteche scolastiche, anche ufficializzatə nel loro ruolo dalle/dai Dirigenti scolasticə: le/i docenti sono oberatə da mille impegni e veramente nella stragrande maggioranza dei casi non sono per nulla interessatə alla biblioteca scolastica, perché non si sentono preparatə a compiti per i quali non hanno studiato e non avrebbero il tempo di farlo oggi. Pensate evidentemente che la forma più semplice, più accettabile a livello politico per la definizione/creazione di una figura che gestisca la biblioteca scolastica sia quella di non lottare per ottenere il ruolo del bibliotecario scolastico ma di chiedere una mutazione di una figura di docente convertito a “docente referente di biblioteca scolastica”.
    La/il docente deve fare la/il docente nel miglior modo possibile. La/il bibliotecariə deve fare quello per cui ha studiato, per cui si è preparatə. Docente e bibliotecariə sono due figure professionali diverse, con diversa preparazione alle spalle, che dovranno collaborare ed essere complementari per la migliore formazione possibile di alunne ed alunni. Insistendo – e sinceramente non capisco questa ostinazione – sulla figura del “docente referente di biblioteca scolastica” si fa danno alle e ai docenti, alle biblioteche scolastiche e soprattutto alle alunne e agli alunni.

    Infine. Interessanti le Linee guida del Ministero, dove tra l’altro si parla anche di biblioteche scolastiche come elementi strutturali interni alla scuola ma aperti all’esterno.

    Cordiali saluti
    Claudia Pantanetti

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  2. Ogni biblioteca scolastica deve essere integrata nel processo quotidiano di istruzione di tutta la popolazione studentesca, prescindendo dalla fonte delle risorse necessarie per tale insopprimibile esigenza.
    Articolatissimo e inesauribile sarebbe il novero di tematiche ed azioni cultural, didattiche formative che progetterebbero per lo sviluppo di cittadini autenticamente “liberi”.
    è appena il caso di ricordare – a titolo di mera esemplificazione – che il Governo ha da poco regalato ai Benetton sette miliardi e mezzo di euro dimentico delle a tutti note 43 vittime del ponte Morandi oltre gli 11 feriti e i 566 sfollati.
    Del PNRR diffido profondamente perché costituisce lo specchietto per allodole ingenue e credulone che sembarno ignorare che quegli importi saranno comunque a debito e nessuno riesce a prevedre a quanto ammonteranno gli interessi che vi graveranno finanziariamente e che si scaricheranno sull’intera collettività nazionale.
    Un cordiale saluto.
    Gianfranco Irlandese

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  3. Buon giorno.
    Sono la Prof.ssa Rizzi referente della biblioteca dell’ICS Iqbal Masih di Milano. Da poco più di un anno me ne occupo ma c’è ancora molto da fare.
    Vorrei sapere se il Forum organizza Corsi di formazione per insegnanti-bibliotecari.
    Grazie per l’attenzione.

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  4. In quale sito posso pubblicare la mia richiesta di sostegno per la biblioteca del mio Istituto.

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